L’Atrofia Vulvo Vaginale (AVV) colpisce circa il 50% delle donne in post menopausa ma può interessare anche donne più giovani, spesso nel dopo parto. Le pareti vaginali tendono a perdere elasticità e spessore, a diventare più fragili e significativamente meno lubrificate.
Questi i sintomi principali:
- secchezza vaginale
- dispareunia (infiammazione e dolore durante il rapporto sessuale)
- arrossamento e bruciore
- prurito vaginale
- problemi di incontinenza
- lievi perdite ematiche
Un problema sempre più sentito
Che i 50 anni siano i nuovi 30 è un dato di fatto. Proprio per questo motivo l’Atrofia Vulvo Vaginale può provocare nella donna notevoli disagi, sia da un punto di vista fisico che mentale.
L’Atrofia Vulvo Vaginale influisce negativamente sia sulla qualità di vita della donna sia sul rapporto di coppia, in quanto il partner tenderà a sentirsi rifiutato e, a causa della mancanza di lubrificazione naturale, proverà difficoltà nell’atto di penetrazione.
Si tratta di una condizione patologica che rischia di diventare cronica se non si interviene per tempo. Nonostante ciò l’AVV è poco conosciuta e sotto diagnosticata.
Cosa fare in caso di Atrofia Vulvo Vaginale?
Ciò che raccomando a quante avvertono i sintomi sopra descritti è di rivolgersi ad un medico specialista. Seppur la figura di una fisioterapista specializzata nel trattamento dei problemi pelvici sia di grande importanza in molti casi, solo una visita uro-ginecologica può formulare una diagnosi corretta.
La fisioterapia può svolgere una funzione di supporto alle cure mediche tradizionali. In particolare, esiste un nuovo approccio per il trattamento dell’Atrofia Vulvo Vaginale basato sulla sinergia di due elementi naturali: ossigeno molecolare e acido ialuronico.
Trattando le mie clienti con questo nuovo sistema, ho potuto riscontrare numerosi vantaggi rispetto cure ormonali, creme, palliativi o tecnologie invasive già presenti sul mercato, e dopo poche sedute si ottengono ottimi risultati in termini di
- Benessere generale delle pazienti
- Diminuzione del bruciore e del prurito
- Aumento di elasticità e idratazione
- Aumento del turgore
- Colore rinvigorito dell’epitelio
- Ripresa soddisfacente dei rapporti sessuali
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Sono Emanuela Ciminari, fisioterapista specializzata in riabilitazione del pavimento pelvico. 
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